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Patologia neurologica di frequente riscontro nel cane.

I cani di piccola taglia sono particolarmente predisposti a tale patologia, specialmente le razze con caratteristiche condrodistrofiche, benché ogni razza possa esserne colpita.

Razze particolarmente predisposte risultano essere :

  • Bassotto
  • Beagle
  • Barboncino
  • Spaniels
  • Shih Tzu
  • Pechinese
  • Chihuahua

I cani appartenenti a razze di grossa taglia possono anche loro essere affetti da patologie dei dischi intervertebrali cervicali, anche se solitamente sono per lo più coinvolti nella Sindrome della Spondilomielopatia Cervicale (Sindrome di Wobbler).

Età media d’insorgenza è di circa 6 anni, anche se i segni clinici nei cani di piccola taglia possono comparire già dopo i 2 anni di età.

Segno clinico predominate è l’intenso dolore cervicale che si può manifestare con :

  • Guaiti improvvisi spontanei o provocati dal movimento
  • Postura con collo iperesteso e muso rivolto verso il basso
  • Cifosi toraco-lombare
  • Dolore alla manipolazione del collo
  • Incapacità a sedersi od accovacciarsi
  • Agitazione
  • Zoppia o Paresi di un arto toracico per interessamento compressivo od irritativo radicolare (“Segno della Radice”)
  • Emiparesi (raro)
  • Tetraparesi (raro)
  • Tetraplegia con Ipoventilazione nei casi più gravi

La complicanza più grave è rappresentata dall’Insufficienza Respiratoria con Arresto Respiratorio che, benché evento raro, può insorgere specialmente in caso di ernie discali a livello di C2-C3 o C3-C4.

Il Dolore Cervicale senza Deficit Neurologici è più frequente quando la patologia discale coinvolge gli spazi intervertebrali C2-C3 e C3-C4, mentre la comparsa di Deficit Neurologici è più probabile in caso di coinvolgimento degli spazi discali che vanno da C4-5 a C6-7 compresi.

Lo spazio intervertebrale C2-C3 è quello più frequentemente colpito e l’incidenza di tale patologia tende progressivamente a decrescere spostandosi caudalmente. Per cui il coinvolgimento dello spazio C6-C7 è il meno frequente, con l’eccezione delle razze di grossa taglia colpite da Spondilomielopatia Cervicale e del Pechinese.
Rarissimo è il coinvolgimento dello spazio C7-T1.

Diagnosi

L’ Esame Neurologico, le Indagini Radiografiche e l’Esame del Liquido Cefalo-Rachidiano sono accertamenti utili per escludere altre patologie neurologiche che potrebbero manifestare sintomatologia clinica simile.

Per emettere una diagnosi definitiva ed una precisa localizzazione della patologia, il clinico può avvalersi o dell’Indagine Mielografica (Iniezione Cervicale di Mezzo di Contrasto), oppure di Indagini di Diagnostica per Immagini Avanzate quali TAC o Risonanza Magnetica, sicuramente più precise ed accurate rispetto alla Mielografia, ma non sempre prontamente disponibili e comunque più costose.

Terapia

Le opzioni terapeutiche offerte al paziente affetto da Ernia Cervicale sono :

  • Trattamento Conservativo
  • Trattamento Chirurgico

Trattamento Conservativo

Opzione terapeutica che può essere considerata in tutti quei pazienti che non presentano deficit neurologici, ma solo dolore, e che prevede il riposo assoluto in gabbia per 2 settimane associato a terapia anti-infiammatoria.
A differenza di quanto avviene nelle Ernie Toraco-Lombari, dove l’utilizzo dei farmaci anti-infiammatori può essere controindicato per il rischio di peggioramenti iatrogeni drammatici dello stato neurologico del paziente, a livello cervicale tali terapie possono trovare indicazione, considerando che il rischio d’insorgenza di tetraparesi grave, dovuta al maggior movimento dell’animale sottoposto a terapia antalgica, è estremamente basso poiché il canale midollare delle vertebre cervicali è più ampio, e quindi è più rara una grave ed irreversibile compressione del midollo.
Tuttavia il dolore  causato dalle Ernie Cervicali sembra essere meno responsivo al trattamento conservativo rispetto le Ernie Toraco-Lombari.
In caso di risposta positiva al Trattamento Conservativo viene caldamente consigliato un periodo di riposo di almeno 6 settimane dopo la scomparsa dei segni clinici.
La recidiva dei segni clinici dopo un trattamento di tipo conservativo viene riscontrata con un incidenza del 30%.
Il Trattamento Chirurgico deve essere preso in considerazione in caso di comparsa dei segni neurologici oppure dopo 1 – 2 settimane di Trattamento Conservativi inefficace.

Trattamento Chirurgico

Il Trattamento Chirurgico deve essere considerato in caso di :

  • Fallimento del Trattamento Conservativo oppure Recidiva
  • Dolore cervicale grave e persistente
  • Deficit Neurologici ingravescenti

Le tecniche chirurgiche a disposizione sono sostanzialmente due :

  • Decompressione Ventrale (Slot Ventrale)
  • Emilaminectomia Dorsale

La maggior parte delle Ernie Cervicali viene aggredita mediante un accesso ventrale (Slot Ventrale), mentre l’ Emilaminectomia Dorsale viene solitamente riservata a quei casi in cui il materiale discale è dislocato latero-dorsalmente, e che quindi risulta inaccessibile con l’accesso ventrale.
La Fenestrazione Discale è invece una procedura chirurgica profilattica da associare allo Slot Ventrale in caso di dischi degenerati e a rischio di estrusione adiacenti a quello erniato.

Prognosi

La quasi totalità (99%) dei pazienti presentati con solo dolorabilità hanno una buona prognosi con guarigione completa.
Pazienti presentati con tetraparesi non deambulatoria hanno invece una prognosi più riservata. Tuttavia in più dell’80% dei casi si ha una ripresa funzionale.
I pazienti presentati con deficit di ventilazione hanno invece una prognosi molto riservata e necessitano di lunghi periodi di ventilazione assistita prima di iniziare a ventilare in maniera spontanea ed efficace.